Sgombero del bosco di Trebur

6 Novembre 2018

Questa mattina è cominciato lo sgombero dell’occupazione nella foresta di Trebur, vicino a Francoforte. Questa foresta è stata occupata per qualche tempo contro un progetto di espansione dell’aeroporto di Francoforte.

Viva la giustizia climatica, abbasso l’espansione dell’aeroporto di Francoforte! Solidarietà con gli/le occupanti!

Abbiamo bisogno di supporto nella foresta, raggiungici là!

Indicazioni stradali in inglese https://treburbleibt.blackblogs.org/anfahrt/

Notizie aggiornate su twitter (in tedesco) twitter.com

Altre info (numeri telefonici, etc., english) su blog dell’occupazione treburbleibt.blackblogs.org

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It’s quiet in the forest for the time being – An interim report

Dear Hambis, I just sent this message to my brother-in-law. It needs no further explanation:

Hello X, I hear you are worried about the garbage in Hambach Forest. Rightly so. Unlike what the police wants to make us believe, it was created during the evictions, as the tree houses were scattered on the forest floor, along with everything in there, including windows. But something has been done in the meantime. This was a message from October 14 on Twitter:

Today was #Hambiputz @Oaktown1312 is full of broken pieces. Help Clumsy & Co with shovels, rakes, wheelbarrows, possibly sieves, firm bags or similar, gloves. We first collected shards in one place. #HambacherWald #Hambibleibt.

There are a lot of people who walk around barefoot, at least in the never-ending summer. You can see all the pictures from before the eviction: nowhere but a pinch of garbage.

The bat caves are now free again. Bat rescue action

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Saluti dall´occupazione in Via della Pace (Friedenstrasse) a Manheim!

Read also: Manheim squat & garden party!

Alle nostre spalle stanno estenuanti settimane di lotte per la foresta di Hambach, settimane piene di scene di violenza, in crescendo, da parte della polizia contro gli occupanti pacifici e i manifestanti.
Nonostante l’arresto provvisorio del disboscamento e la calma intorno alla pittoresca foresta, la lotta per la giustizia climatica locale e globale è tutt’altro che finita! Le case sugli alberi, habitat di tante persone nella foresta, sono state distrutte con freddezza, ma i ricordi rimangono e pure noi occupanti siamo ancora qui!
Il fatto è che RWE e la politica rimangono fedeli alla loro agenda distruttrice e mortifera, e cercano sempre di confrontarsi con il pubblico partendo da fatti compiuti. Anche se non è ancora chiaro se la cava di carbone di lignite sarà mai ampliata sul lato di Manheim, case che sarebbero urgentemente necessarie ad ospitare persone vengono rase al suolo ogni giorno. Lo spazio abitativo, di cui si ha sempre più urgentemente bisogno, a causa della folle gentrificazione delle città. La paura dei minatori rispetto alla disoccupazione è strumentalizzata per salvaguardare gli interessi di profitto delle imprese e della politica. Inoltre, vengono esercitate pressioni psicologiche e finanziarie sui residenti ancora presenti a Manheim, che a differenza di tanti altri non hanno ancora lasciato il villaggio alle loro spalle.
Per questo motivo, da sabato scorso, occupiamo il vecchio Eichengarten (giardino di querce) e le case adiacenti in Friedens- e Forsthaus-strasse (via della pace e via della foresta, non è così?), per richiamare l’attenzione sulle ingiustizie che si stanno verificando qui, che hanno un effetto di vasta portata sul pianeta e su tutti gli esseri viventi.
Qui gli spazi liberi collettivi sono organizzati dalle persone più diverse. Così, il luogo si offre per qualsiasi evento e lavoro di rete, qui potrebbe crescere un centro culturale e di quartiere, e la tradizione dell’ex santuario degli animali nella vecchia casa nel bosco potrebbe essere continuata. E così Manheim potrà rivivere e continuare a vivere, ora come un luogo di resistenza!
Siamo consapevoli che la nostra protesta è una spina nel fianco di alcune delle persone che vivono qui intorno, e il pericolo realistico di un attacco fisico su di noi è probabile. Lo desumiamo da denunce e commenti ostili su Internet e sui marciapiedi davanti alle case. Tuttavia, sperimentiamo anche un sacco di energia positiva e di sostegno da parte dei cittadini di Manheim e della zona circostante, il che ci rende molto felici e ci dà forza e motivazione nella nostra lotta! Ad ogni modo, siamo costrette a prendere tutte le misure di autodifesa, ma non ci lasciamo andare ad inutili provocazioni.
Siamo determinate a inserirci nella tradizione delle proteste e delle occupazioni della foresta di Hambach. Cambiano gli spazi per i quali combattiamo, ma il terreno, le nostre intenzioni e i nostri obiettivi sono comunque gli stessi.
Siamo quindi solidali con tutti gli abitanti dei villaggi distrutti e minacciati dell’area della lignite e chiediamo giustizia per tutti coloro che hanno sofferto e devono ancora soffrire sotto le azioni di RWE, precisiamolo, compiute con il sostegno dello Stato.
Ci rivolgiamo in particolare a tutte le persone che sono sotto pressione da parte di RWE per vendere le loro case e proprietà: venite, non vediamo l’ora di ricevere visite e colloqui costruttivi.
A tutti gli altri, naturalmente, venite anche voi, per confrontarci, parlare, cucinare,…..
Lasciateci plasmare un nostro proprio mondo, a nostra discrezione!
Fino ad allora, saluti anarchici e resistenti dalla Friedensstrasse!
Manheim vive.

Update The cops in Kerpen, who have been brutalizing for years, seem to be very frustrated. These days, people were arrested by security guards, accused of dumpster diving, and showered with pepper spray as soon as the cops arrived http://hambachforest.org/blog/2018/10/02/news-ticker-october-2nd-and-later/#18-10 Ironically, this police station is chosen to experiment with new teasers.

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Manheim squat & garden party!

We squatted in Manheim!

Read also Greetings from the Friedensstrasse in Manheim
Two weeks ago humans were chased from their homes in Hambach Forest. Whilst the main public focus was on the protests in the forest, already for years people have been forced out of the surrounding villages. And so also in Manheim.
Rather than only concerning local inhabitants, coal mining in the Rhineland is also a global problem.

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